Palazzo di Teodorico - Ravenna, RA

Giovanni

Visto solo esternamente in data 26/01/2025 dopo aver partecipato alla camminata di Pisignano di Cervia .É chiamato per tradizione “Palazzo di Teodorico ,ma in realtà ,questa facciata è quello che resta di una serie di costruzioni di epoche diverse .Quanto resta oggi della costruzione si riduce al blocco di facciata .Resta in discussione l’originaria funzione del fabbricato.

Stefano S.

Situato molto vicino alla Basilica di S.Apollinare Nuovo, quello che viene popolarmente denominato "Palazzo di Teodorico" in realtà è la parte architettonica superstite di una costruzione molto più ampia, ancora di incerta attribuzione, databile probabilmente ai secoli VII-VIII, quindi ad un periodo più tardo rispetto all'età teodoriciana. Vi sono esposti interessanti frammenti di mosaici per lo più di origine pavimentale.

Niccolò Z.

Visitato domenica sera, praticamente da solo. Una testimonianza interessante, impreziosita dai mosaici risalenti a poche diverse, esposti al piano superiore.
Il biglietto è acquistabile unicamente tramite procedura online, quindi consiglio di provvedere prima della visita

Pierpaolo B.

Magnifico ma fate attenzione agli orari, apre solo alcuni giorni e per poche ore.

FoodTrip G.

Il Palazzo di Teodorico a Ravenna è un'importante testimonianza dell'epoca bizantina. Sebbene oggi siano visibili solo poche rovine, il palazzo suscita l'interesse dei visitatori per la sua storia affascinante e il suo ruolo nella Ravenna medievale. La visita al Palazzo di Teodorico offre un'opportunità unica di immergersi nell'antica storia della città e di scoprire i segreti dell'epoca bizantina.

Umberto S.

"Felix Ravenna" si legge sopra alcune monete antiche, ricordandoci delle grandezze e sfortune che la città ha subito negli anni.
È proprio il caso dei Calchi, detti palazzo di Teodorico, tesoro trafugato e rovinato nel medioevo, nel rinascimento e nel passato secolo.
La parte rimanente dell'edificio sarebbe il resto di un corpo di guardia, costruito per sorvegliare l'accesso al palazzo, mentre la grande Basilica di Sant'Apollinare avrebbe avuto la funzione di cappella palatina.
La realtà del palazzo è oggi distrutta, perduta assieme ai templi e chiese che un tempo arricchivano la città.
Dante, che qui a Ravenna scrisse il Paradiso, espande il tema riferendo (per verbo di un'anima dannata): "Nessun maggir dolore che ricordarsi del tempo felice nella miseria".
In allegato una verosimile (fallace) ricostruzione del palazzo di Teodorico nel suo periodo di massimo splendore, ed una foto di come appariva a fine '800 prima dei restauri che ne hanno cambiato l'aspetto.
Sul lato destro della facciata è ben visibile la famosa urna di porfido incastonata sul muro.

Andrea N. R.

Resti archeologici e mosaici come tappeti.

Sono i resti architettonici del cosiddetto palazzo di Teodorico, pochi metri a fianco di Sant'Apollinare Nuovo, dove al I piano (scala a chiocciola non accessibile a disabili) vengono presentati numerosi tratti delle pavimentazioni musive rinvenute e distaccate durante le campagne di scavi archeologici nell’area del palazzo.

E' GRATUITO, gestito dalla Soprintendenza, meriterebbe di essere valorizzato e curato di più visto che si tratta di un eccezionale repertorio attraverso il quale si può seguire l’evoluzione del mosaico pavimentale antico (non solo per studiosi).
Sempre aperto!

Erika M.

Costo modesto, 2 euro, per la visita al cosiddetto Palazzo di Teodorico. Peccato non ci fosse possibilità di visita guidata. Nella stanza superiore ci sono svariate parti in mosaico.